Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato l’approvazione, da parte della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, di un documento contenente criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato il 29 novembre scorso nella sezione “sicurezza nel lavoro” del suo sito che, nella seduta del 28 novembre 2012, la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (ex art. 6 del D.Lgs. 81/2008) ha approvato un documento contenente criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro.

Il titolo completo del documento è “Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Titolo IX, Capo I “Protezione da Agenti Chimici” e Capo II “Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni”), alla luce delle ricadute del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Registration Evaluation Authorisation Restriction of Chemicals – REACH), del Regolamento (CE) n. 1272/2008 (Classification Labelling Packaging – CLP) e del Regolamento (UE) n. 453/2010 (recante modifiche all’Allegato II del Regolamento CE 1907/2006 e concernente le disposizioni sulle schede di dati di sicurezza).”

Il documento, elaborato dal Comitato 9 – Sottogruppo “Agenti Chimici” della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, è focalizzato sull’esame degli aspetti per i quali la normativa di prodotto, con i Regolamenti REACH, CLP e SDS va ad incidere su obblighi e procedure nell’ambito del sistema prevenzionistico e si prefigge di fornire un indirizzo tecnico necessario per la lettura delle norme nell’ambito della valutazione del rischio derivante da agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni, indicando, inoltre, metodi e strumenti volti a garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Dopo la premessa e l’illustrazione dello scopo del documento, i capitoli che lo compongono sono:

1. Titolo IX: sostanze pericolose;

2. Capo I: protezione da agenti chimici (aspetti generali, campo d’applicazione, la classificazione CLP degli agenti chimici pericolosi, confronto tra i due sistemi classificativi: CLP e D.Lgs. 52/1997 e s.m.i., D.Lgs. 65/2003 e s.m.i.;

3. Capo I: valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi (rischio chimico per la sicurezza e la salute, strumenti per la valutazione del rischio chimico (sds), criteri e metodi per la valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi, valori limite di esposizione professionale (VLEP) per gli agenti chimici pericolosi, significato dei derived no-effect level (DNEL) e derived minimal effect level (DMEL) nell’ambito della tutela della salute dei lavoratori, disposizioni in caso di incidenti e di emergenze, informazione e formazione dei lavoratori);

4. Capo II: protezione da agenti cancerogeni e mutageni (aspetti generali, campo di applicazione, la classificazione degli agenti chimici cancerogeni e mutageni, confronto tra i due sistemi classificativi: CLP e D.Lgs. n. 52/1997 e s.m.i., D.Lgs. n. 65/2003 e s.m.i., la valutazione dell’esposizione, valori limite di esposizione professionale (VLEP) per le sostanze cancerogene e mutagene);

5. La sorveglianza sanitaria (il registro degli esposti);

6. Autorizzazione e restrizione. Seguono le appendici contenenti gli acronimi, il glossario e 4 allegati relativi alle “Scadenze per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio di sostanze e miscele e per la stesura della SDS”, al “Regolamento (CE) n. 1272/2008-Classificazione ed etichettatura delle sostanze”, all’“Evoluzione della classificazione e dell’etichettatura delle sostanze: confronto tra il Regolamento (CE) n. 1272/2008 e il D.Lgs. n. 52/1997 e s.m.i.” e alla “Normativa vigente ed altri riferimenti”.